Estate Romana, la protesta delle associazioni: “Niente fondi, è allarme cultura”

Estate Romana, la protesta delle associazioni: “Niente fondi, è allarme cultura”

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da repubblica.it

L’Estate Romana scende in piazza con una protesta sotto al Campidoglio. Dietro lo striscione “Non ci resta che piangere”, gli operatori di manifestazioni storiche dell’Estate romana, quest’anno rimaste senza finanziamenti. Dall’Ombra del Colosseo al FontanoneEstate, dal Teatro Anfitrione al Teatro Italia, ma anche il Cometa, il Roma Jazz Festival, il Teatro Dè Servi, il Teatro Testaccio e il Ghione. Oggi si sono riuniti in un sit-in sotto Palazzo Senatorio. All’origine della protesta le graduatorie collegate ai “bandi comunali relativi alle manifestazioni storiche”.

Secondo gli organizzatori, il Campidoglio “ha dato il colpo di grazia alle residue speranze di avere una politica culturale organica e coerente per la nostra città: la mancanza di prospettive e di programmazione politica della cultura ha reso la vita durissima a tutti coloro che operano in questo settore”. “Siamo stati ingannati da un bando che prometteva di tutelare le manifestazioni e invece non l’ha fatto” si lamentano alcuni lavoratori dello spettacolo. “Siamo qui oggi oggi per manifestare contro una mancanza di visione – spiega il presidente dell’Agis Lazio Massimo Monaci -. Il bando dell’Estate romana ha deluso quasi tutti gli operatori. Non accettiamo elemosine né di essere trattati come mendicanti. La nostra battaglia è finalizzata a restituire la dignità a chi si occupa di cultura in questa città”. E dopo le dimissioni di Barca, la giunta ancora non ha un assessore alla Cultura. “Serve un dialogo con l’amministrazione – continua Monaci – vogliamo sapere che prospettiva c’è per la cultura nella capitale”.

Tra le manifestazioni storiche che rischiano di saltare, anche FontanonEstate, la rassegna organizzata all’ombra del fontanone del Gianicolo. “Abbiamo 52 spettacoli in cartellone e altrettante compagnie teatrali coinvolte – spiega Riccardo Barbera, presidente dell’Associazione Teatro Studio che organizza Fontanonestate -. Ma ancora oggi, a metà giugno, neanche sappiamo se possiamo aprire né se riceveremo i minimi finanziamenti che ci sono stati attribuiti” dalla graduatoria collegata al bando.

“Abbiamo partecipato a due bandi – ricorda Barbera – ma in ambedue abbiamo avuto il minimo del punteggio, ci hanno assegnato un contributo minimo, ma non finanziabile perché i soldi sono finiti”. “Sarebbero occorsi almeno 80/100mila euro. Se io sapessi mesi prima che posso fare la manifestazione, potrei organizzarmi con gli sponsor, ma la programmazione pare sia una cosa impossibile”.

In risposta alle osservazioni degli operatori, Giulia Urso, responsabile cultura del Pd di Roma: “Quest’anno per la prima volta il bando dell’estate romana è stato totalmente rivisto, riscritto con l’intento di aumentare la trasparenza nell’assegnazione delle risorse, per promuovere i giovani talenti, l’innovazione e la relazione con i territori, soprattutto con le periferie. Il tutto per essere più conformi a un modello europeo. Scardinare abitudini decennali ha prodotto una sollevazione da parte di chi ormai era incanalato a creare eventi culturali diventati presidio di parecchie zone della città”.

“Senza voler entrare nel merito delle scelte di chi ha vagliato le proposte- aggiunge Urso – probabilmente i tagli lineari hanno penalizzato più del dovuto tutta la realtà delle associazioni che oggi tentano con fatica di recuperare risorse per poter continuare la loro attività. La riorganizzazione della cultura è uno dei problemi strutturali che va affrontato immediatamente in una città come Roma che rischia sempre più di ripiegarsi su se stessa”.

Oltre al mondo dello spettacolo, questo pomeriggio in Campidoglio hanno protestato anche su  i dipendenti di Roma

Multiservizi Spa e le associazioni animaliste contro la delibera di giunta cosidetta ‘ammazzacanili’, che privatizza il sistema di accoglienza degli animali bisognosi a Roma, chiudendo canili e gattili pubblici e delegando a strutture private convenzionate la gestione dei cani e dei gatti randagi.